Perché aprire partita iva all’estero e lavorare in Italia
Come ogni imprenditore, è ovvio e logico che si aspiri ad avere un successo nel proprio business. Tuttavia, per far sì che ciò possa avvenire è fondamentale creare una posizione che risulti essere solida e, questo, sotto ogni punto di vista.
Il considerare di aprire partita iva all’estero e lavorare in Italia permette di facilitare la creazione di un business di successo. Ma, vediamo, seppure sinteticamente, come si può aprire un Partita Iva in un paese straniero e, allo stesso tempo, rimanere a lavorare in Italia.
Come aprire partita iva all’estero e lavorare in Italia
Ovviamente, sul come aprire partita iva all’estero e lavorare in Italia è sempre suggerito avvalersi della consulenza professionale, ovvero di chi è propriamente specializzato in questa particolare materia. Infatti, in questo modo si evita ogni tipo di possibile errore di valutazione e di realizzazione. Tuttavia, è sempre utile conoscere alcuni degli aspetti di tale operazione. Infatti, una delle prime considerazioni da fare, è propriamente quella di scegliere il luogo più adatto, ossia il paese giusto.
Pertanto, si dovrà valutare attentamente quali siano le pressioni fiscali esistenti in Europa come pure in altre parti del mondo. Sarà, poi, anche, necessario valutare il paese scelto, sulla base della tipologia della attività che si desidera intraprendere.
Il passo successivo, riguarda la struttura giuridica che si vorrà adottare. Basterà, pertanto, scegliere l’equivalente giuridico che meglio soddisfa. Dunque, in conclusione, non solo è possibile e vantaggioso, ma è un qualcosa di perfettamente legale.